Vi ho già parlato della mia passione per le lanterne, al vertice della mia personale toplist degli oggetti country!
Le lanterne, di qualsivoglia forma, dimensione, materiale e colore, rimandano sempre ad una dimensione fiabesca, poetica, romantica: evocano nel nostro immaginario un passato lontano e magico, in cui l'assenza della luce elettrica, che spingeva le persone a muoversi al flebile chiarore di lanterne e candele, sembra un fatto straordinario.
Apro una piccola parentesi, anche se spezzerà brutalmente la suggestione che ho creato finora.
Vivere senza la luce elettrica? Un vero incubo!!!!
Tempo fa, mi è capitato di restare nel black out a causa di una violenta nevicata. I primi dieci minuti, quando ho acceso tutte le candele (come potete immaginare, di materiale del genere ne ho "da vendere" ma, nonostante l'emergenza in corso, ho tentato di risparmiare le più belle) e si era creata subito un'atmosfera speciale, ero davvero rapita dall'entusiasmo, arrivando a pensare come erano fortunati i nostri bisnonni a potersela godere ogni sera.
Questo i primi dieci minuti. Subito dopo la mia pazienza aveva già superato ogni limite, soprattutto quando ho dovuto inventarmi un sistema ingegnoso per lavare i piatti praticamente al buio!
Chiusa la parentesi, che si apre automaticamente ogni volta che parlo di lanterne e mi lascio trasportare da questa passione!
Tranquille, il disagio del black out non mi ha creato alcun trauma rispetto al potenziale acquisto di questi oggetti meravigliosi, che amo disseminare ovunque, singolarmente o raccolti in gruppetti.
In questo post inizio col presentarvi la regina di tutte le mie lanterne, titolo che si è guadagnato resistendo a gelo, neve, pioggia, vento e qualunque intemperia, restando sempre fuori e continuando, nonostante tutto, a fare sempre, impeccabilmente, la sua bella figura!
A biêntot!