27 ott 2013

Piccole improvvisazioni




In questa pigra domenica mi sono dedicata ad una composizione veramente molto semplice, avendo voglia di creare sì qualcosa ma di assolutamente non impegnativo. 

Ecco qui il risultato...è il classico caso sintetizzabile nel motto: "massimi risultati con minimi sforzi!"

Mi è bastato aprire la credenza, frugare tra le pile di tazze che colleziono e poi, avendo scelto la più country di tutte, riempirla con qualcuna delle pigne che amo raccogliere durante le passeggiate.

Trovo che il carattere rustico della tazza, dai colori sobri e dalla decorazione essenziale, vada a nozze con questo bizzarro contenuto. 

Tuttavia, vedere in giro per casa, soprattutto nelle stanze meno appropriate, delle tazze improvvisate come porta-penne o porta-pennelli (da make up) - o porta-qualunque cosa non abbia nulla a che fare con la cucina - è sempre molto apprezzabile, perché si contraddistingue un tocco di originalità in un ambiente che sa di "vissuto"!

A biêntot! 

26 ott 2013

Saint- Etienne: Cité du Design

























Oggi ti propongo qualcosa di completamente nuovo, che in un blog country non ti aspetteresti mai di vedere!

Un mese fa ho visitato la Cité du Design di Saint-Etienne, antica fabbrica delle armi radicalmente rinnovata per vestire la nuova funzione di incubatrice di ricerca, insegnamento ed esposizione del design.
Qui, infatti, ha avuto luogo l'8a edizione della Biennale Internazionale del Design, di cui ho fotografato i pezzi più interessanti e divertenti.

Premesso che, pur trattandosi di gusti del tutto personali, non condivido la scelta di chi s'impone di arredare la propria casa unicamente con esclusivi oggetti del design, riconosco che, se "assunti con moderazione", possono offrire validi spunti.

Affidandosi ciecamente al design moderno, infatti, oltre ad andare incontro ad uno sforzo economico smoderato (che può essere considerato un investimento solo dai collezionisti più appassionati), si rischia di accumulare una serie di oggetti stravaganti ed eccentrici, difficilmente abbinabili tra loro e al contesto quotidiano. 
Insomma, gli scivoloni in agguato sono tre: precipitare nell'anonimato di un ambiente impersonale, dove non riesce a prevalere una personalità oppure diventare schiavi delle mode effimere del momento oppure allestire una specie di mostra espositiva in casa che, perdendo ogni connotato familiare, si trasforma in un'improbabile galleria d'arte!

Naturalmente quelli descritti sopra sono solo casi estremi, infatti, tenere d'occhio le novità nel mondo dell'arredamento è senz'altro un'ottima abitudine: si impara moltissimo e, soprattutto, si possono ammirare delle vere e proprie opere d'arte e d'ingegno.

Le foto che ho raccolto sono quelle più curiose (vedi il divano pensato come nido che, tuttavia, ne incarna l'essenza). La lezione più importante ce la dà lo stile vintage anni '60, non solo per i colori accesi e le linee essenziali ma soprattutto perché diventa accessibile a tutti. Ho una bella notizia per te: quella radio d'epoca o quella macchina da scrivere (ormai preistorica) che ormai non funzionano più, mettile in bella mostra come oggetto d'arredo!
Fortunatamente questa generazione può attingere a piene mani ai tesori di quelle precedenti che, soprattutto negli anni '60, hanno sfornato idee che per la loro innovazione dirompente saranno irripetibili nella storia!

Elementi retrò di questo tipo, oltre ad essere pezzi unici, arricchiscono la casa perché portano con sé la storia della nostra famiglia!

Ti piace riciclare e risparmiare? La frontiera dell'arredo è stata ormai abbattuta: guarda le ultime foto e scoprirai che di sicuro anche a casa tua c'è qualcosa che nasconde una funzione inaspettata...

A biêntot!

20 ott 2013

HOW TO: come si fa?








L'HOW TO di questa settimana è dedicato espressamente all'autunno. Anche se non sono un'amante di questa stagione, ho notato che mentre da un lato di ghirlande natalizie ce ne sono a iosa, dall'altro, le ghirlande tipicamente autunnali sono quasi una rarità.

Un vero peccato se si pensa che i colori, che questa stagione ci offre, hanno un fascino tutto particolare: s'incontrano, infatti, delle tonalità uniche, in cui s'intravvede ancora la scia del passaggio fugace della solarità estiva, subito scalzata dalla coltre bianca dell'inverno, che copre tutto con la sua brina algida.  

Il risultato di questi contrasti cromatici, che si fondono negli scorci di paesaggio che presenta quest'effimera stagione, è perfetto per ispirarsi a creare una corona del tutto inedita.

La realizzazione è semplicissima: basta procurarsi delle decorazioni dotate di un gambo da infilare tra i rami della corona stessa. 
Gli elementi prescelti sono i simboli dell'autunno come mele, funghi e ghiande per poi giocare ad aggiungere qualche tocco discreto che richiama le stagioni tra cui l'autunno sta in mezzo: more e melograni per l'estate e, per l'inverno, fettine d'arancia, che di solito vengono fatte essiccare accanto al caminetto, per diffonderne il profumo agrumato. 

La chiave per esaltare questa ricca composizione è scegliere una corona scura, su cui possano spiccare le decorazioni dai colori accesi e tra loro contrastanti, mi raccomando, non è questo il caso in cui fare attenzione agli abbinamenti! 

A biêntot!

19 ott 2013

Rose














Stamattina ho ripreso in mano un modello che avevo iniziato a ricamare tantissimo tempo fa ma che, con la mia solita smania del passare da uno all'altro, avevo messo da parte. 
Il lato positivo di questa mia incapacità di concentrarmi su un ricamo solo alla volta è che quando ne tiro fuori uno è sempre un nuovo colpo di fulmine!

Il tema delle rose non è la punta di diamante dello stile country che, solitamente, predilige soggetti più rustici. 
E' da qualche tempo, però, che mi sto avvicinando al gusto shabby chic e ho scelto di compiere il primo passo verso questa esplorazione attraverso il punto croce che, come ho detto più volte, da solo è in grado di cambiare la  fisionomia degli ambienti.

Per non sbagliare, mi sono affidata alla mia designer preferita: Thea Gouverneur. 
In questo schema, propone una delicata ghirlanda di rose, accompagnata da un alfabeto. 
Come potevo restare indifferente ad un modello così raffinato e accurato che, oltretutto, mi offriva la possibilità di ricamare, ancora una volta, uno dei miei soggetti più cari - l' "abcedaire" - declinato in una chiave inedita? 

A biêntot!

16 ott 2013

Riciclare con un tocco country


Quanto sia importante riciclare è un fatto ormai noto. Ognuno, finora, ha imparato ad includere tra i propri gesti quotidiani qualche piccola accortezza che salvaguarda l'ambiente e - perché no? - anche il portamonete!

Io sono di quelle "formichine" a cui piace accumulare, con la radicata persuasione che, accumulando, si compia un gesto previdente, oculato e lungimirante. Tutto, prima o poi, si riutilizza! (anche se, fino ad allora, si dovesse passare attraverso anni, mode, gusti e...sconvolgimenti planetari!)

Le carte in regola per un interessante riciclo degli oggetti, data la mole di materiale di cui non sono capace di liberarmi, ci sono...il passo successivo è compiere quest'operazione secondo i dettami del country style, che predilige proprio tutto quello che arriva dal passato, soprattutto se ne porta i segni, che vengono subito sapientemente valorizzati.

Uno dei tanti spunti, potrebbe essere questo: hai mai pensato che quella vecchia cassa di bottiglie (non necessariamente di champagne!), abbandonata in cantina e dimenticata sotto un manto polveroso, potrebbe trasformarsi in un portafiori del tutto alternativo?

A biêntot!

8 ott 2013

Buca delle lettere personalizzata

Ricordi che circa un mese fa ti ho mostrato questo scatto, rubato al volo per strada, perché mi aveva fatto venire in mente un'idea per casa mia?


Terminati i tempi tecnici, necessari a dare una forma a ciò che avevo nella testa e...voilà, ecco le foto che dimostrano come è possibile tradurre in realtà un'idea istantanea, non troppo studiata e che ti coglie di sorpresa mentre percorri frettolosamente le vie del centro...certo, quello che conta è avere lo spunto giusto!






A dirla tutta, devo confessare che, stavolta, non mi sono inventata niente di unico e sensazionale, perché in Valle d'Aosta s'incontrano ogni piè sospinto ingressi che presentano una buca delle lettere così e, soprattutto, adornata dalla sovrastante tettoia in legno a due falde!

Tuttavia, pur trattandosi di un elemento così ricorrente nel mio territorio, era da tempo che cercavo un modello di tettoia caratterizzato da una merlettatura così sfiziosa!

A biêntot!